lunedì 16 luglio 2018

GAPeC partecipa al concorso Creative Living Lab con il progetto per il Parco Maria Vittoria


L'Associazione Giovani Architetti della Provincia di Chieti e di Pescara, nell'ambito del suo impegno sociale sul recupero di spazi urbani "socialmente utili", ha deciso di partecipare al bando di concorso "Premio Creative Living Lab", promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali - Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane.


Si tratta di un programma sui temi della rigenerazione urbana condivisa delle periferie italiane, intese come territori che vivono realtà di fragilità sociale, economica e ambientale, non necessariamente lontani dal centro fisico della città, ma caratterizzati da difficile accessibilità a servizi e infrastrutture. L'iniziativa è finalizzata alla realizzazione di progetti innovativi di qualità in ambito culturale e creativo orientati alla rigenerazione e/o alla trasformazione di spazi interstiziali, aree o edifici abbandonati o dismessi o zone di verde non curate.

Obiettivi del bando sono:
- creare luoghi per attività che possano contribuire a rigenerare non solo la dimensione urbana ma anche quella socio-culturale, fondata sui principi della partecipazione, dell’approccio integrato e della sostenibilità, senza consumo di suolo, e diffondere metodologie destinate alle comunità;
- sensibilizzare i cittadini sui temi, le forme e la realizzazione di microprogetti di rigenerazione urbana, al fine di mettere in evidenza l’importanza, nelle operazioni di riqualificazione, degli aspetti culturali e sociali, non solo per il miglioramento della qualità della vita, ma come volano per il lancio di imprese sociali e/o culturali.

L'Associazione GAPeC partecipa al bando con la proposta di recupero del Parco Maria Vittoria di Lanciano (CH), uno spazio a centralità multipla, in quanto viene frequentato dai ragazzi delle scuole superiori, dall'associazione degli anziani e dai bambini della scuola materna. Si tratta del primo giardino pubblico urbano della città, realizzato in epoca post unitaria e adiacente al celebre Torrione Aragonese, porzione del più ampio sistema difensivo dell'antica città demaniale di Lanciano. Dunque, l'esistenza di reperti archeologici rappresenta un'ulteriore elemento di complessità per l'uso e la manutenzione di tale spazio verde, in quanto sono rimasto da diverso tempo in una situazione di cantiere incustodito e per di più pericoloso per la presenza di scavi né ricoperti né riqualificati.

In merito alla conservazione e gestione quotidiana delle aree riqualificate, diverse sono state le proposte di interesse per la cura di esse. In particolare, attraverso laboratori attivi per la coltivazione sperimentale di orti con la partecipazione delle famiglie dei bambini della scuola materna e con la partecipazione dell'associazione per gli anziani. Tale sinergia sociale permetterebbe a tale spazio abbandonato di diventare un luogo di alto valore collettivo con la riappropriazione della dimensione pubblica come "naturalità urbana pedagogica e sociale".