L'Associazione Giovani Architetti della Provincia di Chieti e di Pescara, nell'ambito del suo impegno sociale sul recupero di spazi urbani "socialmente utili", ha deciso di partecipare al bando di concorso "Premio Creative Living Lab", promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali - Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane.
Si tratta di un programma sui temi della rigenerazione urbana condivisa delle periferie italiane, intese come territori che vivono realtà di fragilità sociale, economica e ambientale, non necessariamente lontani dal centro fisico della città, ma caratterizzati da difficile accessibilità a servizi e infrastrutture. L'iniziativa è finalizzata alla realizzazione di progetti innovativi di qualità in ambito culturale e creativo orientati alla rigenerazione e/o alla trasformazione di spazi interstiziali, aree o edifici abbandonati o dismessi o zone di verde non curate.
Obiettivi del bando sono:
- creare luoghi per attività che possano contribuire a rigenerare non solo la dimensione urbana ma anche quella socio-culturale, fondata sui principi della partecipazione, dell’approccio integrato e della sostenibilità, senza consumo di suolo, e diffondere metodologie destinate alle comunità;
- sensibilizzare i cittadini sui temi, le forme e la realizzazione di microprogetti di rigenerazione urbana, al fine di mettere in evidenza l’importanza, nelle operazioni di riqualificazione, degli aspetti culturali e sociali, non solo per il miglioramento della qualità della vita, ma come volano per il lancio di imprese sociali e/o culturali.
L'Associazione GAPeC partecipa al bando con la proposta di recupero del Parco Maria Vittoria di Lanciano (CH), uno spazio a centralità multipla, in quanto viene frequentato dai ragazzi delle scuole superiori, dall'associazione degli anziani e dai bambini della scuola materna. Si tratta del primo giardino pubblico urbano della città, realizzato in epoca post unitaria e adiacente al celebre Torrione Aragonese, porzione del più ampio sistema difensivo dell'antica città demaniale di Lanciano. Dunque, l'esistenza di reperti archeologici rappresenta un'ulteriore elemento di complessità per l'uso e la manutenzione di tale spazio verde, in quanto sono rimasto da diverso tempo in una situazione di cantiere incustodito e per di più pericoloso per la presenza di scavi né ricoperti né riqualificati.